I resoconti differiscono sull’origine della Tavola Rotonda, alla quale i cavalieri di Artù si incontravano per raccontare le loro gesta e dalla quale invariabilmente partivano alla ricerca di ulteriori avventure. Il cronista normanno Wace fu il primo a menzionarlo, nel suo Roman de Brut del 1155. Lì, dice semplicemente che Arthur ha ideato l’idea di una tavola rotonda per evitare liti tra i suoi baroni sulla questione della precedenza.,

Un altro scrittore, Layamon, adattò il racconto di Wace e lo aggiunse, descrivendo una lite tra i signori di Artù che fu risolta da un falegname della Cornovaglia che, sentendo del problema, creò un tavolo portatile che poteva ospitare 1600 uomini.

Il disegno esposto sulla Tavola Rotonda di Winchester risale al 1552 ed è stato fatto per impressionare l’imperatore in visita Carlo V.

Sia Wace che Layamon si riferiscono agli narratori bretoni come loro fonte per questo e non c’è motivo di dubitarne., Stando così le cose, le origini della tavola potrebbero risalire ai tempi celtici, e persino essere riconducibili all’età di Artù stesso. Nelle storie medievali successive, tuttavia, è Merlino che è responsabile della creazione della tavola. Malory, riprendendo il tema e sviluppandolo, ne ha fatto il pezzo centrale della sua epica rivisitazione.

La grande tavola di legno nella Great Hall di Winchester risale non prima del XIII secolo, quando potrebbe essere stata realizzata per ordine di re Edoardo III, che stava considerando una rinascita della Tavola rotonda come ordine cavalleresco., Alla fine, lasciò cadere l’idea e creò invece l’Ordine della Giarrettiera, ma il tavolo rimane. Fatto di quercia, è 18 piedi attraverso e quasi 3 pollici di spessore. Pesa quasi 1,25 tonnellate.